La luce sugli oceani – M. L. Stedman

La luce sugli oceani - M. L. Stedman La luce sugli oceani di M. L. Stedman è stato uno dei romanzi di punta della fiera del libro di Francoforte nel 2011; accolto dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo in toni entusiasmanti, sta scalando le classifiche dei libri più venduti anche nel nostro paese. Tom e Isabel vivono su di un’isola; Tom fa il guardiano del faro, e la moglie ha deciso di seguirlo. Un lavoro che all’inizio può sembrare avventuroso e coinvolgente, ma che col tempo si può trasformare in una prigione, perché il lavoro al faro comporta dei compiti molto precisi, quali la segnalazione delle navi di passaggio, l’annotazione di ciò che succede in mare. Isabel, nonostante la costante solitudine in cui vivono lei e suo marito, ama passare le giornate in quel luogo dimenticato da tutti, e tutte le mattine si reca in spiaggia per godere da vicino del blu dell’oceano. Una mattina come tante però diventa il teatro di un avvenimento sconvolgente: il ritrovamento di una bimba che richiama l’attenzione della donna con i suoi vagiti. La piccola viene trovata su una barca naufragata sugli scogli, accanto al cadavere di un uomo. Per Isabel è un miracolo; quella potrebbe essere la figlia che non ha mai avuto. Nessuno deve venire a sapere come l’ha avuta; basta solo contravvenire a qualche regola del lavoro di suo marito. Di comune accordo i due decidono di non segnalare l’accaduto alle autorità, e in breve quella bimba diventa per loro il centro dell’universo. Ma qual’è il prezzo da pagare per quella bugia? Dall’altra parte dell’isola c’è una madre che non sa dove sia sua figlia e non si arrenderà fino a che non l’avrà trovata. L’autrice australiana mette in luce da un lato l’amore materno, dall’altro la fragilità umana, con il peso di una verità mai detta, che a poco a poco diventa enorme come un macigno, e che infine, schiaccia tutto ciò che incontra sul suo cammino.
L’amore di Isabel è l’amore di una donna cui è stato negato di poter diventare madre e che quasi miracolosamente si trova di fronte alla possibilità di ‘essere’ madre.