L’angelo del campo – Clifford Irving

‘L’angelo del campo’ è un romanzo di Clifford Irving, edito in Italia da Longanesi. La storia si svolge nel gennaio 1943, presso il campo di concentramento polacco di Zinoswicz-Zdroj. Qui arriva Paul Bach, veterano della polizia di Berlino e incaricato di smascherare l’autore di alcuni misteriosi omicidi all’interno del campo. Bech ha una storia difficile, una famiglia distrutta dalla guerra e come unico obiettivo il successo lavorativo.

Le prime vittime sono due ebrei e un ufficiale polacco SS, trovati cadaveri dopo il rinvenimento di alcuni messaggi minatori nelle baracche degli internati. I messaggi sono scritti in impeccabile ebraico, e rappresentano l’unica costante nei crimini. Mentre i delitti vanno avanti, nel campo inizia a farsi sentire la voce di un Angelo assassino, la cui presenza aleggia tra i blocchi.

Sembra che il tragico schema che è la convivenza tra Morte e Vita sia guardato da una divinità impazzita. In questo contesto si muove Bach, il cui incarico sembra difficile a dir poco, proprio per l’assurdità che caratterizza la situazione. È la storia, la sfilata di un’umanità offesa e dell’interiorità alienata di chi cerca di distruggerla.

‘L’angelo del campo’ è un romanzo sull’Olocausto non banale, che riesce a portare all’attenzione del lettore la complessità del percorso umano di anni che rimarranno per sempre nella storia dell’umanità, e nella memoria di chi considera l’uomo un essere capace di riscattare le sue bassezze.