Silvia Avallone non è certo un’autrice che passa inosservata. Quasi trentenne, bolognese di adozione ma biellese di origine con una laurea in filosofia alle spalle, è una di quelle scrittrici che toccano impressionisticamente l’animo del lettore. Sono pennellate intense le sue, ricche di colori, sfumature vivaci eppure tenui che in “Marina Bellezza” diventano baluardo di una letteratura giovane ma matura, senza compromessi eppure così vicina alle deviazioni che inevitabilmente la vita ci mette davanti.
Trama in sintesi:
Marina è bella, bellissima, e ha vent’anni. Marina è fragile ma forte, come i suoi sogni, come l’amore per il padre che non le ha mai prestato troppa attenzione. Quella che invece donava incondizionatamente al gioco d’azzardo e alle donne. Marina decide di abbandonare il suo paesino, per non abbandonare se stessa. Marina sceglie di volare laddove le ali tendono ad allontanarsi un po’ troppo dalle radici, ma sono così forti che non se ne separano mai. Marina incontra Andrea, convinto di un sogno al quale regala il nome progetto. Marina non ha paura di Andrea. Andrea non ha paura di Marina. Insieme non hanno paura del mondo, ma hanno paura che se non resistono si svenderanno al mondo. Un mondo in crisi, un mondo che non ti offre certezze ma che ti vende speranze, come materassi a molle sui quali saltare sempre più in alto. Marina danza più in alto, nei centri commerciali. Marina sogna più in alto, sogna di danzare più in alto. Andrea vuole andare più in alto, sulle montagne a fare il formaggio come suo nonno. Insieme sono talmente in alto che gli altri quasi non li vedono.
Titolo:Marina Bellezza
Autore:Silvia Avallone
Editore:Rizzoli
Anno:2013
Marina Bellezza, di Silvia Avallone: acquistalo su Amazon!