Non perdiamoci di vista – Federica Bosco

È appena tornata in libreria una tra le scrittrici rosa italiane in assoluto più amate. Stiamo ovviamente parlando di Federica Bosco. Il suo nuovo lavoro si intitola “Non perdiamoci di vista” ed è pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli, un romanzo che parla di attese, aspettative, desideri, un romanzo che farà sognare le lettrici più romantiche.

La protagonista di questa delicata narrazione è Benedetta. Sta per trascorrere la sera dell’ultimo dell’anno insieme agli amici di sempre, quegli amici che sono legati a lei da un filo indistruttibile ormai dagli anni ‘80, da quando erano dei ragazzini che se ne andavano in giro per la città in motorino, che vivevano di pettolezzi, che fumavano le prime sigarette di nascosto, che amavano le feste e uscire il sabato sera.

Benedetta e i suoi amici ormai non sono più dei ragazzi. Sono tutti alla soglia dei 40 anni infatti, hanno famiglie, bambini piccoli, divorzi alle spalle, gioie e dolori, botulino sul viso nella speranza di riuscire a sembrare sempre giovani nonostante tutto. Sono persone che la vita ha segnato profondamente, ma alla fine, dentro di loro, sono ancora quei ragazzini degli anni ‘80.

Vivono l’attesa dell’ultimo dell’anno proprio come quando erano adolescenti, proprio come quando da adolescenti attendevano con trepidazione il sabato sera per uscire con gli amici, sperando nel bacio della persona amata o di incontrare qualcuno di speciale. Per Benedetta questa attesa non si è di certo placata.

Il suo cuore batte ancora per la stessa persona di così tanti anni fa, un amore che anche i social network non hanno fatto che fomentare. Perché tra un selfie e un “Mi Piace”, il cuore di una donna romantica non può che sobbalzare. Benedetta è ancora lì, in attesa, sperando che con il passare degli anni il suo desiderio possa essere esaudito.

Benedetta non si è rassegnata, così come non si sono rassegnati i suoi amici. Non si sono a sentirsi giovani. Non si sono rassegnati al mondo complicato che purtroppo è adesso nelle loro mani. Sono 40enni che ancora attendono, che ancora sperano.

Forse questa è la notte giusta per sperare, perché per alcuni di loro ciò che stanno aspettando da così tanto tempo potrebbe davvero arrivare. Ma davanti all’oggetto del desiderio non è più possibile comportarsi come dei ragazzini. Adesso è arrivato il momento di far scendere in campo la maturità e con essa anche un po’ di sana razionalità. Adesso è arrivato il momento di far sì che il proprio romanticismo non resti qualcosa di astratto, ma si trasformi in opportunità.

Pubblicato il 7 Ottobre 2019 in Mainstream, Romantici;