Dall’inferno si ritorna – Christiana Ruggeri

Poco più di duecento pagine forse sono troppo poche per raccontare quello che è stato l’ultimo genocidio del XX secolo, il massacro andato in scena in Ruanda nell’aprile del 1994. Forse sono troppo poche, ma Christiana Ruggeri è riuscita in questa difficile impresa con il libro Dall’inferno si ritorna, edito da Giunti.

Laureata in italianistica, giornalista e convinta attivista dei diritti degli animali, Christiana Ruggeri gira il mondo per lavoro e per passione. Dall’inferno si ritorna è la storia di Bibi (nome di fantasia) oggi giovane studentessa di medicina a Roma.

Il manoscritto è rimasto per diverso tempo inedito, e dall’11 marzo è un libro che, con una narrazione in prima persona, racconta l’orrore di quei cento giorni di due decenni fa visti con gli occhi di una bambina.

Bibi era piccola all’epoca dei fatti, era piccola il giorno in cui un gruppo armato hutu entrò nella casa che divideva con la sua famiglia a Kigali. Di quel giorno ricorda l’odore pungente nella stanza dopo il massacro, il desiderio di bere succo d’ananas, seguito dalla lucida consapevolezza di essere una sopravvissuta, di avere intorno i cadaveri delle persone a lei più care e il corpo martoriato dalla crudeltà di persone che, in poco più di cento giorni, hanno causato la morte di un milione di esseri umani, compiendo un omicidio ogni dieci secondi.

Dall’inferno si ritorna è la storia della tragedia nascosta dietro gli occhi di una donna garbata, che ha realizzato in Italia il sogno di una vita. Sono passati più di venti anni da quei terribili mesi, da quello che è l’ultimo sterminio di massa in ordine di tempo del secolo breve, i cento anni che, più di altri prima, hanno visto la crudeltà umana esternarsi in tutta la sua potenza e carica distruttiva.

Di analisi del genocidio ruandese non ne mancano, ma è sempre interessante leggere il racconto, drammatico ma anche pieno di gratitudine e speranza, di chi quel dramma l’ha vissuto in prima persona. Con il suo libro Christiana Ruggeri ha reso possibile tutto questo. Metà del ricavato delle vendite del romanzo verrà devoluto dall’autrice a Progetto Rwanda Onlus, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione della mensa della scuola materna presso la Casa della Pace e della Riconciliazione di Kigali.