I fantasmi del cappellaio – George Simenon

I fantasmi del cappellaio è un romanzo di George Simenon, pubblicato sul mercato italiano per i tipi di Adelphi. Il romanzo è ambientato a La Rochelle, una cittadina immersa nella gelida nebbia invernale e abitata da borghesi che si dedicano a noiosi passatempi come il bridge. In questo scenario che sembra perfetto e imperturbabile comincia ad andare male qualcosa.

Delitti misteriosi cominciano a turbare l’equilibrio della cittadina e a mettere seriamente a nudo le domande e le paure di coloro che ci vivono. In questo contesto spiccano due personaggi su tutti. Chi sono? Il cappellaio, rispettabile e agiato commerciante, e il piccolo sarto, un armeno che porta scritto in viso e sul corpo un odore di aglio e miseria.

I due abitano uno di fronte all’altro e si osservano reciprocamente, tutto questo mentre l’assassino compie uno dopo l’altro i suoi delitti, arrivando addirittura a scrivere al giornale locale e affermando di aver ucciso per necessità. Questo romanzo è perfetto per conoscere un Simenon diverso da colui che ha dato vita a Maigret. Scritto nel 1948, questo libro è frutto dell’elaborazione di racconti separati e ci offre una prova di talento letterario speciale, in un’opera che vede fondersi diversi generi e in cui la descrizione psicologica dei personaggi, che sono ‘catturati’ con assoluta maestria nelle loro incombenze quotidiane, è un esempio tecnico di perfezione.